Quest’anno è uscito Overcome, l’ultimo disco del Logrind, alternative band originaria di Oristano. Si definiscono Rockin’Pop e la loro musica è effettivamente un mix ben riuscito di pop music di alta qualità con sonorità rock tipiche della seconda metà degli anni novanta.
Sono attivi da qualche anno ma hanno già raggiunto importanti traguardi, tra cui ripetuti passaggi dei loro singoli in radio nazionali e internazionali, l’apertura dei concerti di gruppi come Zen Circus e No Guru, e, non ultimo, la pubblicazione del primo vero album, dopo il demo EP Fired del 2014.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Andrea Carmelita, cantante e autore dei testi della band, per farci raccontare qualcosa di più sulla band.
L’artwork del vostro ultimo album Overcome pare caratterizzato dal tema dell’ecologismo e della difesa della terra in generale. Potreste spiegarci meglio la vostra posizione riguardo questi tematiche?
In realtà l’ecologismo non viene trattato esplicitamente nei nostri brani. L’artwork del disco viene posto come metafora della crisi esistenziale e dei valori che il mondo odierno si trova ad attraversare e che potrebbe portare al collasso della terra attraverso guerre, inquinamento e malaffare. Nel nostro piccolo rispettiamo l’ambiente così come il nostro prossimo.
Nell’album sono particolarmente evidenti una buona produzione e tanta precisione e cura dei dettagli. Questo vi ha richiesto molto lavoro in sala di incisione?
Abbiamo prestato molta attenzione agli arrangiamenti. Tuttavia siamo riusciti a creare i giusti intrecci in tempi ragionevoli, poiché avevamo le idee piuttosto chiare su come avrebbe dovuto suonare Overcome.
Riprendete molti temi cari ai musicisti degli anni ‘90, ma ricalcate musiche che sono arrivate successivamente al cosiddetto periodo grunge, nella seconda metà di quel decennio. È quello il vostro orizzonte musicale di riferimento?
In Overcome sono proprio gli anni ‘90 il punto di incontro stilistico tra i differenti background musicali. Talvolta si tende a classificarci come una band post-grunge ma a noi piace definirci Rockin’Pop. Siamo però in continua evoluzione, abbiamo sempre sufficiente curiosità per esplorare nuovi orizzonti rispetto a quanto già proposto, ed è per questo che le nuove tracce su cui stiamo lavorando potrebbero contenere nuove influenze e nuove idee.
Com’è stata l’accoglienza dell’album da parte dei vostri ascoltatori?
Talvolta non è facile proporre musica inedita a chi è educato principalmente al mainstream, ma, a sorpresa, Overcome è riuscito a conquistare il favore del pubblico e il plauso degli addetti ai lavori, non ultimi i ragazzi dello Zoo di 105 con cui abbiamo condiviso il palco in uno dei nostri ultimi concerti. Inoltre nelle scorse settimane abbiamo scalato diverse posizioni della Indie Music Like italiana con il singolo Waiting for your call.
Avete inciso il disco con Areasonica Records, storica etichetta bolognese. Che tipo di esperienza si è rivelata?
L’esperienza con Areasonica si sta rivelando stimolante sotto ogni punto di vista. Crediamo che sia molto importante poter contare su un team di professionisti del settore discografico che collabora con noi nella produzione e nella promozione dei nostri lavori, supportando senza mai cercare di snaturare le attitudini della band.
Avete mai pensato di virare sull’italiano o quella di cantare in inglese è una scelta definitiva?
Cantare in inglese non è la nostra “risposta definitiva” ma una scelta precisa di questo momento. Abbiamo spesso eseguito live diversi remake di alcuni nostri brani in lingua italiana. Cerchiamo sempre di evitare di fossilizzarci sulle nostre convinzioni. L’incoerenza può essere considerata salutare, se non addirittura sinonimo di apertura mentale.
Vi diamo la possibilità di convincere un ascoltatore che ancora non vi conosce a venire a sentirvi. Quali argomentazioni usereste?
Cito Audrey Hepburn: “La semplicità e la verità sono le sole cose che contano veramente”. Vengono da dentro. Non si può fingere! Semplici veri e godibili, questi vogliono essere i Logrind. Ognuno potrebbe riconoscere “un pezzetto” di sé nelle nostre canzoni.
Un saluto al clan brincamus..?
Il nostro motto: Keep on grinding!!
A presto ragazzi!
Intervista a cura di Simone La Croce
© Riproduzione riservata
PER SAPERNE DI PIÙ SUI LOGRIND