MASCHERE DI CARTA
Fuochi e Simboli della Sardegna Carnascialesca
Rito, Ritmo, Poesia
Adattamento e Drammaturgia – Felice Montervino e Andrea Congia
Produzione – Casa di Suoni e Racconti
Felice Montervino – voce recitante
Andrea Congia – chitarra classica/synth
Le maschere velano la verità. Racchiudono abissi di significati e li rappresentano. Dischiudono il
mistero della cadenza di un incandescente Cuore Danzante. Nascondono il Vuoto nella Forma e lo
colmano con i Segni e l’Agire. Parola e Musica scoprono fatti, pensieri, desideri celati, tra
un’espressione e l’altra, nelle pagine della Letteratura. Tra gli ancestrali fuochi del Carnevale
rappresentati dai roventi battiti del musicista Andrea Congia, avanzano i vivi versi interpretati da
Felice Montervino. Ultimi ardenti sussulti prima di una nuova quiete.
Il Progetto
Nato nel 2016 in seno al percorso artistico della Casa di Suoni e Racconti, Maschere di Carta è
uno Spettacolo venuto alla luce per raccontare i Carnevali della Sardegna. Un arcipelago di brani,
un’antologia di Poesie e Racconti attraverso i quali percorrere itinerari misteriosi in un’Isola di
Suoni e Colori e cerimoniali propiziatori. Una miscellanea delle Memorie letterarie di importanti
Autori Sardi dedicate ai riti dei fuochi, delle maschere, delle danze, del confronto tra uomini e
bestie, dei cavalieri, dei re e dei fantocci.
Il Carnevale Sardo e la Letteratura
Sopravvivono ai miti della modernità le pagine dedicate ai Carnevali Sardi: dall’analisi di
Frantziscu Masala, che li descrive come teatralità ancestrali, alle creazioni poetiche di Bonaventura
Licheri, Francesco Alziator, Aquilino Cannas e Eliano Cau, che li raffigurano nei luoghi e nella
Storia; dai lavori teatrali di Emanuele Pili, e ancora di Frantziscu Masala, dedicati alle maschere
popolari e al tipico capovolgimento della Società, alla cronaca di Sergio Atzeni che con il carnevale
cagliaritano racconta il degrado urbano.