Inauguriamo lo spazio news/interviste del sito. Lo facciamo con Don Milingo, con un regalo a tutti gli amanti dell’Hip Hop. Da oggi in esclusiva il Free Download del suo ultimo disco “Lavori Socialmente Utili”.
Registrato allo STUDIO 9 e grazie all’operato di Roberto Contu (Row-b) questo album vede la luce in copia fisica nel 2015. Da oggi è possibile poterlo ascoltare in streaming e scaricare gratuitamente in esclusiva sul nostro sito. L’album contiene 13 tracce di genere Hip Hop. Le tematiche spaziano dai temi sociali (non a caso il titolo) alla critica politica, dall’uso dei social alle storie di strada. L’Italia vista da chi non ha nessuno che gli apra una porta.
Qui sotto potete ascoltare e scaricare in Free Download il disco “Lavori Socialmente Utili”. Buon ascolto!
Due chiacchiere con Don Milingo.
– Cosa vuol dire per te fare Hip Hop oggi, in un mercato in cui il genere è esploso rispetto a quando tu hai incominciato?
Intanto non mi sento parte di un mercato visto che non vendo i dischi. Sono un rapper da download e neanche troppi. Per quanto riguarda l’esplosione dell’Hip Hop bisogna vedere cosa si intende. Per me è esploso negli anni ’90 con i Sangue Misto e Robba Coatta; oggi è esploso in televisione. Ma in televisione si fa il varietà, a me piace fare i live.
– Parlaci di “Lavori Socialmente Utili” e l’importanza della condivisione della propria musica.
“Lavori socialmente Utili” per me è molto importante. E’ un album che sarebbe dovuto uscire nel 2010. Abbiamo iniziato le registrazioni a Donori al Vintage studio di Andrea Aru, poi una serie di peripezie hanno rallentato i lavori. Nel 2015 ho avuto la fortuna di conoscere Roberto Contu (Row-b) e iniziare una collaborazione con lo STUDIO 9 che ha permesso di salvare il disco. Alcune canzoni sono state tenute, alcune rifatte, alcune buttate e se ne sono aggiunte di nuove; è un piccolo viaggio dentro un lustro della mia vita e una prova di quanto io tenga a tutto questo.
– Quali sono gli artisti che hanno maggiormente ispirato il tuo percorso?
Non mi ispiro a qualcuno per il mio percorso, o almeno non credo. Se parliamo delle mie influenze ti posso dire che sono abbastanza varie. Ero un grande fan dei Guns ‘n Roses, avevo tutti gli album; Doors, Nirvana e Red Hot Chili Peppers. L’unica cosa che ho rubato a mio padre è De Andrè. Michel Jackson e tutta la musica della Motown Records. Per quanto riguarda l’Hip Hop se devo esprimere i miei preferiti in Italia per lo più sono “antichi”: Sangue Misto, Piotta, Colle Der Fomento e poi Fibra che lo ascolto da sempre. Per me Mr Simpatia è un capolavoro, specialmente se parliamo dei testi. In America di sicuro Eminem, lo considero un genio. I Fugees, OutKast, 2Pac, Cypress Hill e non toccatemi Pharrell Williams e i N.E.R.D.
– Quale è il tuo rapporto con il palco, il tuo approccio verso il pubblico?
Più c’è gente più mi prendo bene, purtroppo la maggior parte delle volte mi capita di esibirmi davanti a 30/40 persone, e per lo più in jam dove suonano altri 4 o 5 gruppi. Non è da tutti avere un seguito e poi su questo punto non mi sono mai impegnato troppo. Ho sempre pensato più a scrivere canzoni e imparare a cantarle bene. Inoltre io vengo da quella generazione che l’ha visto sbocciare questo genere, e a quei tempi il rap restava relegato nei suoi ambienti, ossia le jam, almeno in Sardegna era così, il rap non era apprezzato come ora. Cagliari in quegli anni era comunque molto più “metallara”. Suonavamo per noi, per i nostri amici, nelle nostre feste. Con questo ultimo lavoro mi sento più maturo. Oggi non temo più il pubblico e son pronto per portare il disco sui palchi della Sardegna e dell’Italia.
– Grazie per questa intervista, confidiamo in tanti download di “Lavori Socialmente Utili” e speriamo di sentirti dal vivo al più presto.
Grazie a voi. Vediamo cosa succede. Non se questo sia il treno giusto e non so neanche quanti ne ho perso. Siamo in Italia, si sa, i treni arrivano sempre in ritardo. A parte gli scherzi, spero che la cosa giri bene e spero di vedervi presto sotto al palco. Un saluto gigante a tutto lo staff di Brincamus da Milingo e tutto lo Studio 9.
Intervista a cura di Andrea Uldanck
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